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Valorizzare due pilastri della tradizione agricola e culturale italiana: la viticoltura e l’allevamento dei cavalli da corsa e non. Questo l’obiettivo dell’evento “Vino e Cavalli”. Settori distinti ma profondamente legati da una comune vocazione agricola, all’eccellenza, alla cura del territorio e al rispetto della tradizione. L’Italia è da sempre terra di grandi vini e di cavalli straordinari. In questo incontro, promosso dalla Direzione Generale per l’Ippica del Ministero dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste, nell’ambito della prestigiosa cornice del 92° CSIO di Piazza di Siena, ha dato voce a imprenditori e protagonisti che incarnano entrambi questi mondi: produttori vitivinicoli che sono anche allevatori di cavalli, custodi di una doppia eredità che parla di passione, tradizione e innovazione.

Attraverso le loro esperienze e testimonianze, è stato esplorato il legame profondo che unisce la terra coltivata con i ritmi dell’agricoltura, ai paddock, alle scuderie, alle piste da corsa. Un’occasione per riflettere sul valore integrato delle filiere agroalimentari e zootecniche e sulle opportunità che nascono da un approccio sinergico e sostenibile. Da tempo esistono le vie del vino all’ interno del progetto “cantine aperte” e mai come in questo momento storico si parla di ippovie e di viaggi a cavallo, in un quadro di mobilità lenta e sostenibile. 

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