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Le parole dei protagonisti

Piergiorgio Bucci: «Prima di andare in campo, avevo visto soltanto il percorso di Jana Wargers: era stato pazzesco, ho pensato che non avrei mai potuto essere più veloce di lei. Ci ho provato soltanto perché eravamo a Roma, in casa. Ho cercato di togliere un tempo di galoppo, ma a quel punto Cochello ha rallentato sul percorso e non sono riuscito a essere più rapido. In ogni caso sono ovviamente contentissimo. Ma sono ancora molto giovane (scherzando sulla sua età: ha 46 anni - ndr) e ho tempo per fare meglio... Non ho partecipato alla Coppa delle Nazioni perché ne avevo parlato con il selezionatore Marco Porro ed ero stato io a preferito così. Cochello da giovane era sempre sospettoso su riviera e acqua, specie gareggiando in erba, così ho scelto di non rischiare. Ora disputerò la Coppa a Rotterdam, su un campo in sabbia: l’obiettivo è quello di prepararlo per i Mondiali».

 

Jana Wargers: «Limbridge è stato un compagno di gara fantastico. Il primo round è stato nel complesso tutto impegnativo. Nel secondo il tracciato disegnato da Uliano Vezzani è stato caratterizzato dalla possibilità di guadagnare tempo stringendo le girate in avvicinamento ai salti. Bellissimo! Per me questo è il più importante risultato sin qui conseguito in carriera. Ringrazio anche il mio trainer Michael Cristofoletti».


Emanuele Camilli: «Sono contentissimo per come è andata, anche se il quinto posto poteva essere qualcosa di meglio. Chadellano ha saltato benissimo, ha dato il massimo. Avrei potuto togliere un secondo, lungo il percorso, ma non sarei comunque finito nei primi tre. Fortunatamente sono più giovane di Piergiorgio (Bucci: Camilli ha 39 anni - ndr) e avrò modo di riprovarci in futuro. Ora me ne torno in Germania, dove mi sono trasferito da parecchi anni dopo un periodo iniziale in Olanda (il padre è istruttore a Pomezia, nei dintorni di Roma - ndr). Ho avuto prima la fortuna di entrare nella scuderia di Paul Schockemöhle, in Germania, e poi di frequentare a Wellington, in Florida, quella di Kent Farrington, che considero il mio mentore».

 

Sul podio: Jana Wargers, Denis Lynch e Piergiorgio Bucci
In basso da sinistra: Marco Di Paola (Presidente FISE), Stefan Müller (direttore generale Rolex Italia), Alessandro Onorato (Assessore allo Sport Roma Capitale), Vito Cozzoli (AD Sport e Salute) - ph. Sport e Salute / S.Ferraro

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