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Un'edizione per 'Numeri Uno'

Manca poco alla chiusura delle iscrizioni per l’edizione numero 86 dello CSIO di Roma (15 maggio), ma sono già giunte conferme importanti da parte di alcuni dei migliori ‘top riders’ del momento.

Due su tutti: il britannico Scott Brash, primo in assoluto ad iscriversi, e l’olandese Harrie Smolders.

Scott Brash, oro a squadre alle Olimpiadi di Londra 2012 (5° individuale) e a lungo in testa, a partire dal 2013, nel Ranking FEI vanta, tra le sue innumerevoli vittorie, quella del Rolex Grand Slam 2015.

Il cavaliere scozzese è stato infatti il primo, e al momento l’unico, capace di aggiudicarsi consecutivamente i tre Gran Premi di questo circuito al quale si è aggiunto recentemente quello di ‘s-Hertogenbosh: Ginevra, Aquisgrana e Calgary. Un’impresa epica, la sua, che lo ha definitivamente proiettato nell’Olimpo della storia del jumping mondiale. Finita l’era del mitico Hello Sanctos “il cavallo di una vita” come l’ha definito, Brash ha in scuderia un gruppo di giovani promettenti saltatori. Il suo primo cavallo rimane però la veterana Ursula XII, una vera combattente che vedremo in gara a Roma.

Non da meno l’olandese Harrie Smolders, ‘fresco’ leader del Ranking FEI, che ha un feeling particolare con l’Italia e con Roma: primo nel 2016 e secondo nel 2017 nei Gran Premi del LGCT allo Stadio dei Marmi. Nelle due ultime stagioni l’ascesa di Smolders ai vertici dell’equitazione che conta è stata inesorabile. Grazie anche a due super cavalli come gli stalloni Emerald e Don VHP Z. Ed è proprio con quest’ultimo che lo scorso agosto Smolders ha conquistato la medaglia d’argento individuale ai Campionati Europei di Goteborg.

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